Alla scoperta del Roero

"Sulle Colline del Roero ogni vigna ha la sua storia e ogni vigna ha il suo vino, unico e irripetibile come irripetibili sono le combinazioni tra uomo terra e cielo (Matteo Correggia - Settembre 1999). "


Ogni vigna ha la sua storia ed ogni vigna ha il suo vino, unico e irripetibile..... 
La cosa che mi affascina di più nel degustare un sorso di vino, è scoprire piano piano cosa si cela dentro di esso: il suo territorio, il clima, il lavoro appassionato di uomini e donne. Per questo quando posso ritagliarmi un pò di tempo mi piace fare qualche viaggetto alla scoperta di territori che non conosco, alla ricerca di cantine e produttori che rendono quel territorio grande con il loro lavoro di tutti i giorni.
E' questa la sensazione che ho provato quando ho varcato il cancello di Casa Correggia. Ad accoglierci un simpatico cagnolino che fingeva di fare la guardia ma aveva uno sguardo tenero e dolce da portare a fargli subito una carezza sulla testa, e soprattutto Ornella Costa, moglie di Matteo Correggia, che ha fatto gli onori di casa.

Le sabbie dei vigneti
Volevo scoprire il territorio del Roero, che si trova a nord del Tanaro, così vicino alle blasonate terre di Barolo e Barbaresco, eppure così diverso ed intrigante. Questo territorio si trova a sinistra del fiume Tanaro in una zona in cui milioni di anni fa esisteva il mare che lambiva i "piedi" delle alpi. Il mare ha lasciato segno di sè nel terreno, ricco di fossili e di marne ed ha creato un territorio particolarissimo caratterizzato da colline, meno dolci rispetto alle sinuose colline Langherole, e dalle Rocche, un altopiano caratterizzato da bruschi burroni.

Da una breve ricerca effettuata in una delle mie notti insonni, incappo in questa azienda e rimango letteralmente affascinata dalla sua storia. Matteo Coreggia, classe 1962, è stato un coraggioso pioniere in terra di Roero. A poco più di 20 anni ha ereditato dopo la morte del padre, l'azienda di famiglia. Un'azienda agricola che produceva frutta e soprattutto le pesche del Roero e possedeva qualche vigna. Matteo ha accettato subito la sfida che gli è stata posta ed ha deciso di convertire la sua azienda, in un'azienda vitivinicola di qualità, per portare il alto il nome del territorio su cui quell'azienda posava. Così nel 1987 ha prodotto il suo vino, un vino rosso il Brachetto Anthos, dimostrando a tutti che era un coraggioso, puntando sui vini rossi, in quella terra così vicina alle Langhe (terre di grandi rossi) e così vocata alla produzione di vini bianchi (Arneis), famosi per la loro eleganza e delicatezza. Ma fin dall'inizio Matteo ha deciso di puntare sulla qualità dei suoi vini, per esaltarne al massimo la finezza ed eleganza proprie del Roero, puntando su una viticoltura sostenibile e biologica, rispettosa della terra, e creando così dei vini che nel tempo sono diventati la piena espressione del Roero e capaci di resistere nel tempo.
Dal 2001 Matteo non c'è più. La sua memoria tuttavia è viva nel ricordo e nel lavoro di Ornella, sua moglie, che ha raccolto questa pesante eredità e ha continuato a mantenerla grande, e dai suoi giovani figli che l'aiutano nel lavoro in azienda.

A guidarci nella visita della cantina il giovane enotecnico scelto da Matteo Correggia, Luca Rostagno. Luca ci trasporta nel suo mondo e ci presenta i vini di cui ci parla con un amore ed una passione, come se fossero figli suoi. Ci racconta di come l'azienda sia impegnata nella produzione di vini di qualità, puntando anche sulla ricerca e sperimentazione, come per l'utilizzo del tappo a vite che può permettere di conservare e far affinare il vino anche per molti anni senza alterarne le caratteristiche.

Vasche in cemento
Dopo il tour attraverso le sale dove avviene la vinificazione e la barriccaia dove possiamo apprezzare qualche chicca, come le vasche il cemento ritrovate in una vecchia cantina, rinnovate ed ora impiegate per l'affinamento, ci trasferiamo nella sala di degustazione dove Luca ci presenta i suoi vini.






  • Roero Arneis DOCG 2016. Arneis 100%. Le uve vengono raccolte da più vigne e poi assemblate. Il vino è il prodotto di 3 vinificazioni. Un terzo delle uve viene posto a macerare sulle bucce, 1 terzo viene raccolto prima della maturazione completa ed il resto a maturazione completa. La fermentazione avviene in vasca di acciaio. Al naso emergono sentori floreali (iris), note fruttate ed agrumate. Minerale sul finale. La stessa mineralità si apprezza in bocca. La macerazione delle uve gli conferisce quel "tocco di rosso" che lo rende unico ed assolutamente non banale. 
  • Langhe Sauvignon Matteo Correggia 2015. Sauvignon blanc 100% .  E' il vino che Ornella ha dedicato a suo marito, che nel 1999 fece un'altra sfida con il mondo enologico, cominciando a produrre nel Roero un vitigno internazionale come il suvignon. Per il 50 % le uve affinano in vasche di acciaio e per il 50% in barrique per 6 mesi. Una volta assemblate affinano ulteriormente per 10 mesi in vasche di acciaio e 8 mesi in bottiglia. Il vino è caratterizzato da intensi sentori vegetali, ma mai pungenti. Spiccata mineralità al naso ed in bocca, note di frutta secca sul finale. Molto equilibrato.
  • Barbera d'Alba DOC 2014. Barbera 100%. Le uve vengono lasciate macerare sulle bucce per 6-8 giorni. Segue l'affinamento per 6 mesi in vasca di acciaio e per 12 mesi in botti di rovere francese di 2° o 3° passaggio. Il prodotto ha un colore rosso rubino carico. Al naso si percepisono note floreali e fruttate. Al palato acidità e tannino sono molto equilibrate. Un vino piacevole, piena espressione del Roero. 
  • Roero DOCG 2014. Nebbiolo 100%. Non ha nulla da invidiare ai nebbioli blasonati delle Langhe. Il colore è rosso rubino intenso. Al naso è floreale, con profumi di viole e fiori freschi e note speziate sul finale. In bocca è estremamente elegante, con tannini vivaci ma assolutamente non aggressivi ed un finale persistente.
  • Brachetto Anthos 2016. Brachetto 100%. E' il primo vino prodotto dall'azienda, rispettando ciò che in origine era il brachetto ovvero un vino secco. Questo vino è una piacevole illusione: i sentori floreali e fruttati di fragola, le note dolci di caramello lascerebbero infatti pensare di assaggiare un vino dolce, come un moscato. Invece una volta assaggiato la dolcezza lascia spazio ad una bocca asciutta, pulita e molto piacevole. Semplicemente strepitoso!
  • Roero DOCG La Val dei preti 2013. Nebbiolo 100%, macerazione delle uve in acciaio per 10-12 giorni seguito da un affinamento  per 18 mesi per il 50% in barrique e per il 50% il botte grande. Segue un ulteriore affinamento di un anno in bottiglia. Al naso le note fresche e fruttate lasciano il posto a sentori speziati più complessi. Elegante tannino in bocca, persistente.
  • Roero Roserva DOCG Rocche d'Apsej 2012. Dal nome dell'omonimo vigneto è un Nebbiolo in purezza. Le uve per metà subiscono una macerazione sulle bucce ale 10-12 giorni in vasca di acciaio e per metà per 50-60 giorni in botte. Il vino affina successivamente per 18 mesi in barrique e per 2 anni in botte grande. Il colore è un elegante rosso rubino intenso. Al naso emergono frutti rossi, lampone prugna e poi note più complesse speziate. In bocca entra morbido ed avvolgente. Poi il tannino si fa strada ad accarezzare la lingua ed il palato senza mai essere troppo invadente. Persistente sul finale. Un vino elegante, da acquistare e lasciare a riposare in cantina per molti anni. 
Finita la degustazione mi trattengo ancora a fare qualche foto e ringraziare Luca per questo meraviglioso viaggio nella terra del Roero e nel ricordo di un uomo, Matteo Correggia.


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