Bordeaux e dintorni..... un viaggio dalle vigne all’oceano: Sauternes

Ci dirigiamo verso sud alla scoperta del Sauternes. È incredibile come un villaggio così piccolo sia salito alla ribalta per il suo blasonato vino. Il centro di Sauternes è raccolto attorno ad una chiesa e ad una piccola piazza nella quale si trovano due “botteghe “, dove è possibile degustare e acquistare il vino prodotto dagli chateau della zona. Ma ciò che caratterizza questo luogo è sicuramente la bellezza dei vigneti e degli chateau che si estendono tutti intorno. Il rinomatissimo Chateau d’Yquem troneggia su tutti con il suo castello maestoso. 







Non ho potuto resistere e appena arrivata di fronte all’ingresso della tenuta, sono dovuta scendere e percorrere alcuni passi su questa terra così ricca e fortunata, restando inebriata dal meraviglioso profumo di uva appassita che pervade questi luoghi. 
Il Sauternes è un vino dolce, muffato. Il clima umido e ventilato di questa zona consente alla Muffa Nobile Botritis Cinerea, di attaccare gli acini d’uva, in particolare il  Semillon, concentrandone gli zuccheri. Il risultato è un prezioso nettare dolce e profumato con sentori speziati di zafferano e balsamici. Poco più avanti c’e’ un’altra tenuta, lo Chateau Giraud, dove siamo riuscite a prenotare una visita con degustazione di vini e formaggi.  





Lo Château Giraud vanta di una storia antichissima che ha origine nel 1766 quando Pierre Guiraud, negoziante bordolese di fede protestante, acquista la tenuta. Nel  1855 lo Château conquista la prestigiosa classificazione di 1er Cru Classé. La proprietà si compone di 83 ettari, coltivati secondo i dettami della produzione biologica.  Accanto allo Château vi è il ristorante dove viene proposta la cucina del territorio abbinata ai vini dell’azienda e dove vengono serviti i prodotti dell’orto, che  è situato in proprio  di fronte allo chateau. 
Dopo la visita della cantina veniamo accolte in un bel salotto per la degustazione dei vini e formaggi. Ci vengono serviti tre Sauternes di annate differenti, da abbinare secondo il nostro gusto, a una serie di formaggi francesi, ottimo pane , burro e frutta secca. 








È un’esperienza  sensoriale meravigliosa che ci permettono di godere con calma e in tutto relax, da sole, comodamente sedute sui divani. 

Ecco i vini assaggiati: 
- Chateau Giraud 2016: praticamente un bambino con i suoi sentori di frutta tropicale, fresco, leggero, sottili note vegetali sul finale. Un vino giovane e allegro, potrebbe star bene anche come aperitivo perché non troppo dolce, o abbinato a un buon sushi. 

- Chateau Giraud 2009: aumenta la complessità, le note fruttate lasciano il passo a sentori più dolci, di datteri, uvetta, albicocche disidratate e speziati. In bocca è pieno, mai stucchevole grazie ad una delicata spalla acida. Un vino più adulto ma che promette ancora tanti anni di gioia. 

- Chateau Giraud 1996: un vino austero, dai profumi eterei ed inebrianti. Da degustare e centellinare da solo per apprezzarne tutte le sfumature: zafferano, nocciola, caffè, cuoio. Un vino maturo che racconta ala grande i suoi 23 anni. Meraviglioso 




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