Non solo Etna: tour alla scoperta dei vini vulcanici con la Fisar in Rosa - Parte I


 Ormai trascorrere la giornata della festa della donna con la Fisar in Rosa è diventata una tradizione a cui proprio non posso rinunciare!
Quest'anno Luisella Rubin, ci ha proposto un interessantissimo tour alla scoperta dei Vini dell'Etna.
Quest'area della Sicilia Orientale è ormai alla ribalta da alcuni anni, tanto da destare grande interesse tra enoappassionati, e produttori (tra cui anche grandi come Gaja, Donnafugata, Planeta) che hanno riscoperto questo territorio e i suoi vitigni autoctoni.
Si tratta di un'area molto particolare, tra mare e fuoco, dove coesistono a brevi distanze, microclimi e terreni estremamente differenti. Questo è legato innanzitutto al  Vulcano, l'Etna, il Vulcano più alto d'Europa, conosciuto dai siciliani come "A Muntagna". Le variazioni del clima legate all'altitudine ed all'eposizione, le ampie escursioni termiche (anche di 30° nel periodo primaverile-estivo), l'influenza delle brezze marine e il terreno vulcanico ricco di microelementi (tra cui ferro e rame) conferiscono ai vini caratteristiche del tutto peculiari.
In queste terre si pratica una viticoltura eroica, caratterizzata dalle tipiche terrazze lungo le pendici dell'Etna, dove in molti casi la raccolta viene effettuata completamente a mano, coltivate ad "alberello"
La vite sull'Etna viene allevata fin dall'antichità ed in molti casi oggi si possono trovare vitigni autoctoni su piede franco: Nerello Mascalese, il principe dei vitigni della zona etnea, Nerello Cappuccio il cui nome richiama l'andamento delle foglie sulla pianta che a mò di cappucccio proteggono i grappoli, il Carricante, uva bianca particolamente diffusa a sud e a est dove il Nerello Mascalese fatica a maturare.

Arrivo a Catania abbastanza presto venerdì 8 marzo. Questo mi permette di fare un giro per la città. La vicinanza del Vulcano si percepisce ovunque: basta sollevare gli occhi verso il cielo ed ecco che si scorge "A Muntagna" che sbuffa rigoli di fumo chiaro. Ma il vulcano qui è ovunque: la pietra lavica nera e porosa fa capolino a terra, nei giardini, sui muri di alcune costruzioni.
E' una città dai grandi contrasti, dove palazzi sontuosi  e barocchi si confrontano con altrettanti dall'aria un pò decadente e ciò le conferisce un'atmosfera affascinante e bohemienne. Una città che vive del lustro di grandi artisti come Vincenzo Bellini, dove arte, musica, sacralità e cultura si mescolano di continuo. Sono rimasta affascinata dall'imponenza della cattedrale, dal rigore del castello Ursino, dalle piante esotiche che popolano il giardino Bellini.
Salendo lungo i 141 scalini che portano al camminamento della Gronda della Chiesa di San Niccolò, ho potuto apprezzare la bellezza di una Catania vista dall'alto: lo sguardo vola tra i tetti di case antiche, palazzi moderni, il mare  e la costa da un lato e dall'altra parte i monti e l'Etna, che insieme offrono uno spettacolo straordinario.





Il tour della Fisar in Rosa "Non solo Etna" ha inizio alle 18.30 dell'8 marzo presso la sala dell'Hotel Mercure dove si svolge la tavola rotonda dal titolo "Enogastronomia ed Agroalimentare: eccellenze Siciliane dell'imprenditoria femminile". Presenti in sala oltre 140 sommelier e soci fisar (in gran parte donne) provenienti da tutta Italia (nonostante le minacce del fantomatico sciopero dell'8 marzo!!!).

Luisella Rubin ed Antonella Carbone, Delegata della Fisar di Catania, fanno gli onori di casa e introducono la tavola rotonda a cui prendono parte sette imprenditrici siciliane.
  • Gina Russo: general manager dell’azienda Cantine Russo (Castiglione di Sicilia), una delle Cantine storiche della regione dell'Etna presente fin dal 1860. Gina è l'Ambasciatrice all'estero dell'azienda, e grazie al suo lavoro i vini di questa area di Sicilia, hanno varcato i mercati del mondo. Gina racconta che ha respirato vino fin da piccola. Ricorda di aver partecipato alla sua prima vendemmia all'età di 5 anni e racconta di come da gioco il vino è diventato un lavoro. Oggi Gina oltre a guidare assieme al fratello l'azienda di famiglia, è anche il  Presidente della Strada del vino e dei sapori dell'Etna, un impegno molto importante che ha la responsabilità di valorizzare e far conoscere sempre di più questo territorio. Gina racconta di come nel mondo del vino ci sia sempre più spazio per le donne anche se a farsi strada tra "quelli che contano" è ancora difficile.
  • Santina Cipolla:  affianca il marito nella gestione della Tenuta Monte Gorna (Trecastagni), una piccola azienda di soli 2 ettari, situata sul versante sud-est del vulcano a 750 m dal livello del mare. Santina ha il piglio della condottiera: racconta di come il marito ha ereditato i terreni dal padre ed ha deciso di rilanciarli investendo sull'agricoltura biologica di cui ha recevuto anche la certificazione. La loro è un'azienda di famiglia: marito, moglie e i tre figli sono totalmente impegnati nella gestione dell'azienda e nella promozione del territorio a cui appartengono. 
  • Loredana Vivera: produttrice dell'azienda Vitivinicola Vivera (Linguaglossa), sorride mentre esordisce definendosi una "pazza" per la sua storia, che l'ha portata da Parigi, dove aspirava a diventare un Manager nel mondo dell'alta moda , alla campagna della Sicilia, per cominciare "a fare vino".  La sua famiglia produceva uva per la commercializzazione, ma nel 2002 decide di acquistare un vigneto a Linguaglossa, per costruire una cantina e dedicarsi alla produzione e commercializzazione di vino. Loredana racconta che durante un'estate in cui era scesa in vacanza dai suoi, è rimasta letteralmente incastrata dall'incontro con un enologo, a seguito del quale ha scoperto una passione per il vino e per la sua produzione. Come per la moda il vino è "arte", frutto della sensibilità dell'uomo unita a tecnica, chimica e scienza. Da quell'incontro Loredana comincia a documentarsi sul vino e la sua produzione, decide così si lasciare Parigi e l'alta moda, per partecipare alla creazione della nuova impresa di famiglia. Il vigneto comincerà a dare i suoi frutti dopo alcuni anni. Oggi Loredana passa dalla vigna dove lavora in prima persona, ai viaggi in tutto il mondo come ambasciatrice del suo vino e della sua terra. 
  • Michela Fischetti: produttrice dell'azienda Agricola Fischetti (Rovitello) racconta di come la sua avventura di produttrice di vino sia iniziata tardi, per perseguire un sogno assieme al marito Guido, scomparso poco più di un anno fa. Michela è romana, ma viene rapita durante un viaggio dalla bellezza di un antico palmento che si trova a Rovitello, sul versante nord dell'Etna. Assieme al marito, che nella vita era Radiologo, decide di acquistare la casa e successivamente l'antico vigneto confinante, coltivato ad alberello, con piante di anche 80 anni. Da lì nasce il sogno di iniziare a coltivare uva e produrre vino. L'azienda è piccola, la coltivazione delle uve si svolge nel rispetto della terra, evitando l'uso di prodotti chimici e coltivando a mano. Per questo la produzione è piuttosto limitata e le bottiglie numerate. Michela oggi si occupa della gestione dell'azienda assieme al figlio e dell'accoglienza, organizzando tour e degustazioni specie per turisti provenienti dall'estero che giungono numerosi a visitare queste zone. 
  • Irene Badalà:  è a capo dell'omonima azienda situata a Castiglione di Sicilia. La sua è una cantina giovane. Irene ha ereditato la vigna da una zia ed assieme al marito ha cominciato a produrre vino puntando principalmente alla qualità dell'uva perche "il vino si fa in vigna", nel rispetto dell'ecosostenibilità e senza distorcere la sua natura durante la vinificazione. 
  • Carla Spatafora: è minuta ma ha carattere da vendere la Brand Ambassador delle Cantine Pellegrino (Marsala). Non solo Etna per l'appunto: le Cantine Pellegrino affondano la loro storia fin dagli ultimi anni dell'800, nella zona di Marsala. I vigneti sono per lo più coltivati nella Sicilia Occidentale e si estendono in un vasto territorio che dal trapanese giunge fino a Pantelleria dove producono il Passito. Pellegrino ha un'antica tradizione legata al Marsala, che come Carla ci racconta, oggi viene riproposto in chiave più moderna, strizzando l'occhio alla Mixology. Un'azienda grande e importante, di famiglia, che mantiene il rispetto per l'ambiente attraverso metodi di agricoltura sostenibili. Carla rappresenta propio lo spirito giovane ed innovativo di questa azienda storica.
  • Valentina Rasà: chef e Sommelier Fisar, titolare di Manipura Catering. Si definisce Cuciniera; è una chef a domicilio la cui cucina propone piatti della tradizione rivisitati in una chiave più moderna. La cucina è legata a un ricordo: dalle ricette che ha imparato dalla nonna con i suoi piatti prova a rievocare sapori ed emozioni, perche la cucina è un gesto di amore ed è per tutti. Ed a proposito di chi soffre si intolleranze o celiachia dice che chiunque si sieda a un tavolo deve trovare qualcuno dall'altra parte in grado di presentargli un piatto che risulti bello, buono e gradevole da mangiare e che emozioni; quando si presenta un piatto non bisogna dire senza cosa è fatto, ma valorizzare il buono che c'è, perchè il cibo è un bene per tutti.

A conclusione della Tavola Rotonda viene servita la cena a buffet con degustazione di vini dell'Etna.
  • Muscamento Etna Bianco DOC 2017, az. Fischetti
  • Muscamento Etna Rosso DOC 2012, Az. Fischetti
  • Muscamento Erna Rosato  DOC 2017. Az. Fischetti
  • Etna Rosso Russu Cartane DOC 2017, Tenuta Monte Gorna
  • Etna Bianco DOP 2014, Az Vivera
  • Etna Rosato 2017, Az Vivera
  • Salinaro DOC 2017, Cantine Pellegrino
  • Rinazzo Syrah 2016, Cantine Pellegrino
  • Passito di Pantelleria DOC "NES", Cantine Pellegrino.
Per ora è tutto! A breve la seconda parte del tour "Non Solo Etna"

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