Bordeaux e dintorni..... un viaggio dalle vigne all’oceano III parte



Lasciamo Maragux, attraversiamo la Garonna e la Dordogna e ci dirigiamo verso est a Fronsac. Abbiamo previsto 2 notti in un delizioso cottage il Petit Garros, un mini Châteaux circondato dai vigneti e costeggiato dalla Dordogna. Ad accoglierci c’e Charly, figlio dei proprietari. Un ragazzo molto simpatico, che parla un italiano perfetto grazie a un periodo di studi a Firenze. Il Petit Garros ha 5 camere, ciascuna caratterizzata da un colore dominante e tutte diverse tra loro. L’atmosfera è subito familiare. Charly ci accoglie a casa sua mostrandoci la nostra bella camera, il salottino e la sala lettura a nostra  disposizione e la sala da pranzo. Ricordo ancora con piacere le colazioni a base di croissant, marmellata fatta in casa e yogurt di produttori locali. E la piacevole cena in stile francese dove ci sono stati serviti insalata con petto d’anatra affumicato, coniglio con scalogni  stufati e tagliatelle alla paprika, e  per dessert una tarte tatin alle mele, accompagnati da un buon calice di Bordeaux di un produttore della zona. La serata è stata piacevolissima: a tavola con noi due coppie di francesi con cui abbiamo amichevolmente chiacchierato mescolando italiano, francese e inglese .

Poco distante da Fronsac c'è il meraviglioso borgo di Saint Emillion.


Peccato che il meteo non sia stato clemente, riservandoci una giornata fredda e uggiosa. Tuttavia il clima non ha guastato la bellezza di questo borgo medievale che dal ‘99 è patrimonio dell’Unesco.... e si capisce perché! Il borgo domina dall’alto una panorama molto suggestivo, fatto di vigneti e castelli a perdita d’occhio. Le mura esterne racchiudono il villaggio medievale perfettamente conservato, fatto di vicoli stretti, scalinate e chiese. All’ufficio del turismo prenotiamo il tour della città sotterranea e la visita della chiesa Monolitica costruita in memoria di Saint Emilion, l’eremita fondatore del villaggio. Quest’ultima è una costruzione straordinaria: una maestosa cattedrale interamente scavata nella roccia, unica nel suo genere
È bellissimo girovagare per i vicoli del villaggio, assaggiare i deliziosi e tipici amaretti e degustare qualche buon calice di vino. Il vino infatti domina la vita di questo borgo e lo si vede dalle caratteristiche enoteche che ci sono ad ogni angolo. 
Per puro caso entriamo in una piccola bottega incuriosite dalla scritta vin de garage. Ci imbattiamo infatti in una delle botteghe di Jean Luc Thunevin, un produttore iconico di Bordeaux, che da uomo di banca ha deciso di dedicarsi alla produzione del vino, partendo da un piccolissimo vigneto di circa 1 ettaro, nella valle di Saint Emilion. A differenza degli altri produttori di questa zona, famosi per i loro eleganti Château, Thunevin non possiede un castello, ma produce il suo vino in una piccola cantina, un garage. Nel 1991 esce la prima annata dello Château Valandraud, vino che ha reso famoso Thunevin, cavalcando le vette delle classifiche dei vini di wine spectator. 
Ma Thunevin produce anche altri “garage wine” come il Bad Boy, vino “a denominazione di origine incontrollata” che si discosta dai metodi di produzione tradizionali,  si può definire eretico, e da qui appunto nasce il nome Bad Boy! 
Passeggiando per Saint Emilion non potete perdervi la visita del bellissimo chiostro dei Cordeliers, un tempo abitato da monaci francescani ed ora sede della cantina omonima di Cremant de Bordeaux, una delicata bollicina prodotta dalla spumantizzazione secondo metodo classico, di uve tipiche di queste terre: Semillion, Pinot noir, Merlot. 
È impossibile visitare Bordeaux senza fare una tappa in questo luogo magico e suggestivo!!!





















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