La finta frittata e l’estate che non arriva

Nonostante il caldo di questi giorni l’estate tarda ad arrivare. Questo clima afoso, con il cielo offuscato e la pioggerelina polverosa di questi giorni di certo non fanno ancora pensare alle belle giornate in spiaggia. Per cena stasera tuttavia, ho pensato a una ricettina facile facile, che può essere un’ottima schiscetta da portare al mare,  o per chi è costretto a lavorare anche in estate,  da portare in ufficio.  Si tratta di una finta frittata, gluten-free e anche vegana, che non richiede la particolari preparazioni e nemmeno l’utilizzo del forno.  Semplice e semplice. Nella speranza che si palesi presto auguro a tutti voi una buona estate! 




Ingredienti (per una padellina di 20 come di diametro) 


  • 80 g di farina di ceci 
  • 20 g di farina di riso 
  • 150 ml di acqua 
  • un cucchiaino di curcuma  
  • cipolla granulare ( facoltativa)
  • due peperoni rossi
  • Paprica 
  • Curcuma
  • sale pepe 
  • olio evo
  • olive Taggiasche 
  • 2 spicchi di aglio 
  • Basilico

In una ciotola mescolare le farine con la curcuma, il pepe, la cipolla granulare ( facoltativa) e il sale. Aggiungere 150 ml di acqua piano piano, mescolando con una frusta,  fino a ottenere la consistenza ottimale, che sarà una pastella abbastanza densa. 

Tagliare i peperoni a pezzi molto piccoli e farli saltare in padella con un gocciod’olio, due spicchi d’aglio,  un po’ di sale e la paprica. Farli ammorbidire per circa 10 minuti. Al termine versare i peperoni nella pastella, aggiungere le foglie di basilico fresco e le olive. Scaldare la padellina unta di olio sul fuoco. Versarvi la pastella, abbassare la fiamma al minimo e far cuocere la finta frittata con coperchio, per almeno 10 minuti da un lato e cinque minuti dall’altro lato. 

Servire la finta frittata accompagnata da un insalatina  fresca, oppure tagliarla a fette per metterla nella “schiscetta”. 

La finta frittata può essere a base delle verdure che preferite. Provatela con pomodorini datterini, basilico e olive o con la cipolla di Tropea. Spazio alla fantasia! 





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