Sadler: cucina moderna in evoluzione
Sadler cucina moderna in evoluzione. Queste sono le parole che racchiudono la filosofia dello chef Sadler che ha un ristorante nel cuore di Milano all’interno dell’hotel Baglioni. La sala è contemporanea essenziale ed elegante. I ragazzi che si occupano del servizio sono estremamente cortesi ed accoglienti, pronti a rispettare e a soddisfare ogni esigenza degli avventori.
Il menù propone una cucina che strizza l’occhio alla tradizione meneghina con guizzi di originalità e innovazione . C’è una selezione di piatti tipici della cucina milanese reinterpretati dallo chef. La carta offre però molti spunti con ricette sofisticate in cui gli ingredienti del territorio la fanno da padroni. Originalità, qualità, innovazione, tradizione, sono le parole chiave di questo menu.
Ho avuto il piacere di fermarmi in questo ristorante per un pranzo domenicale a chiusura di un weekend trascorso nella bellissima e cosmopolita Milano. Il menù lunch è diverso da quello che il ristorante stellato propone la sera, eppure mai banale. Tra le proposte c’è sempre un menu di degustazione del giorno, con piatti della tradizione milanese.
Appena seduti al tavolo ci viene servito il pane preparato “ in casa”dagli chef, una soffice focaccia, alcune pizzette e degli ottimi grissini al burro a cui era impossibile resistere. Nell’attesa delle portate scelte ci è stato offerto un piccolo boccone di Benvenuto: una sfoglia con acciughe del Cantabrico e gocce di burrata . Un piccolo boccone delizioso, croccante sapido, perfettamente equilibrato. Si parte decisamente con il piede giusto.
Ho scelto della Carta un antipasto ed un primo come portata principale. L’ antipasto era un’insalata tiepida di carciofi scottati, serviti con chips di topinambur e sfoglie di polenta croccante ; un piatto perfettamente equilibrato dove il mix tra la temperatura tiepida e dolcezza e tenerezza del carciofo, sono perfettamente bilanciate dalla croccantezza delle cialde in abbinamento; la crema di burrata è l’elemento avvolgente che rende il piatto armonioso.
Come portata principale ho voluto assaggiare tortelli ripieni di ossobuco che vengono serviti dalla con la salsa prodotta dalla riduzione delle carni e gocce di salsa di zafferano. Al centro il midollo con la sua gremolata, che può essere assaporato con un cucchiaino. Una vera esperienza di gusto: la callosità della pasta sostiene perfettamente il ripieno corposo e saporito, la salsa è succulenta, il sapore dello zafferano richiama il tipico risotto giallo tradizionalmente servito in accompagnamento all’ ossobuco: tradizione e innovazione sono perfettamente bilanciate in un piatto a dir poco perfetto.
In abbinamento abbiamo scelto un Cadelbosco Corte del lupo a base di Merlot, Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc un vino morbido che si è accostato in modo eccellente persino al carciofo.
Che dire: esperienza sensazionale a partire dal gusto e dall’ accostamento dei sapori nelle portate, all’atmosfera che si respira all’interno del locale, alla perfezione del servizio al tavolo. Rimane la voglia di sperimentare in qualche altra occasione il menù stellato.
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